Sinner, il caso doping resta aperto: la Wada ha ancora tempo per fare ricorso

Caso doping: il tennista Jannik Sinner è stato assolto da ogni accusa, ma la Wada ha ancora tempo per fare ricorso.

caso Clostebol Jannik Sinner
Jannik Sinner in conferenza stampa (Nazionieregioni.it)

Lo scandalo del Clostebol, una lozione venduta nelle farmacie, senza ricetta, e usata per curare lesioni della pelle, ma che va a intaccare il testosterone, si è chiuso ieri, quando il tennista Jannik Sinner è stato assolto da ogni accusa di doping. Per l’altoatesino, numero uno al mondo dell’ATP, si chiudono quattro mesi da incubo, durante i quali ha rischiato una lunga squalifica.

Tuttavia, la Wada ha ancora tempo per fare ricorso, anche se gli esperti affermano che il ricorso al Tas è improbabile. L’agenzia dell’antidoping dovrà far luce sulla negligenza di Sinner nell’utilizzo del Clostebol, ma la verità è già stata confutata: il tennista non ha alcuna colpa per la doppia positività. La Wada, l’agenzia antidoping, ha ancora tempo per fare ricorso e il caso resterà aperto ancora per qualche altro giorno.

La Wada può ancora fare ricorso al Tas per ribaltare la sentenza di doping per Jannik Sinner

il tennista Sinner vincitore
Sinner con la coppa vinta (Nazionieregioni.it)

Dal momento in cui si fa richiesta di ricezione per gli atti, si hanno 21 giorni di tempo per fare ricorso. Dunque, l’International Tennis Integrity Agency, dopo l’apertura della sentenza per doping, lo scorso 19 agosto, si è pronunciata ieri in aula, assolvendo Jannik Sinner, stabilendo che non sussistono colpe o negligenze per la positività al Clostebol.

La Wada ora dovrà valutare se la riapertura del caso potrebbe avere ragioni convincenti per il Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna, ragioni che però vacillano di fronte alle verità scientifiche portate in aula dagli avvocati di Sinner. La vicenda risale allo scorso aprile, quando nelle urine del campione erano state trovate tracce di Clostebol, uno steroide anabolizzante vietato.

Dopo il ricorso, che aveva permesso a Sinner di proseguire i suoi tornei estivi, l’udienza, iniziata presso il lo Sport Resolutions a metà agosto, si è chiusa a favore del tennista italiano, spiegando che si è trattato soltanto di un caso di contaminazione. Come è avvenuta la contaminazione? Il preparatore atletico di Sinner, Umberto Ferrari, aveva acquistato una lozione spray, il Trofodermin, presso una farmacia di Bologna.

Jannik Sinner scagionato dalle accuse per doping, si è trattato solo di un caso di contaminazione

Si tratta di uno spray ampiamente utilizzato per lenire e cicatrizzare velocemente le ferite. Il fisioterapista Giacomo Naldi, poi, aveva utilizzato lo spray lenitivo per curare i calli e le abrasioni ai piedi di Sinner, non sapendo contenesse Clostebol. Attraverso le ferite aperte dei piedi, la sostanza dopante era entrata in circolo nel corpo del tennista.

Le spiegazioni fornite da Sinner sono state ritenute veritiere dal Tribunale. Gli effetti del Clostebol sono ampiamente documentati, questa sostanza favorisce lo sviluppo della massa e della potenza muscolare, riducendo gli sforzi. Il Clostebol è severamente vietato agli sportivi, non solo perché è una sostanza dopante, ma anche perché danneggia l’equilibro ormonale, il sistema cardiovascolare e il fegato.

Sul bugiardino sono scritte a chiare lettere tutte le controindicazioni, e infatti non si consiglia un utilizzo prolungato del medicinale. Il Clostebol è stato ampiamente utilizzato dalla Germania dell’Est nelle competizioni sportive degli anni Sessanta e Settanta, causando gravi conseguenze a tantissimi sportivi della DDR. Us Open, la dedica di Sinner alla zia malata dopo il trionfo.

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