Dirigenti delle due squadre di Milano hanno incontrato il sindaco Sala sulla questione del celebre impianto e si è vicini ad una decisione
Giorgio Furlani e Alessandro Antonelli hanno avuto un incontro col sindaco di Milano Giuseppe Sala, per quanto riguarda l’argomento dello stadio “Giuseppe Meazza” di Milano ancora non ancora risolto.
Una delle prime idee proposte già da alcuni mesi era quella relativa ad una ristrutturazione dell’impianto ma a quanto pare le due società milanesi non sono proprio d’accordo.
“Milan ed Inter hanno detto no alla ristrutturazione del Giuseppe Meazza” queste sono le parole di Sala– “Possibile l’idea di un altro stadio a Milano”– conclude il sindaco.
Per quanto riguarda il discorso dell’impianto non è affatto facile da affrontare per il suo futuro, che probabilmente non vedrà più giocare né l’Inter né il Milan dicendo addio per sempre a sfide che durano ormai da 100 anni.
Uno stadio storico, un monumento sportivo per il calcio italiano, ma le esigenze dei due club vanno oltre alla nostalgia e l’idea di effettuare una ristrutturazione non è proprio accettata in maniera definitiva.
Si sta valutando il nuovo concetto di costruire un altro stadio sempre a Milano presso le aree di San Donato e Rozzano, in cui sono stati anche già avanzati dei progetti.
Ma in Italia non è mai facile costruire un nuovo impianto, come accade in altri paesi e nel 2032 l’Italia dovrà ospitare gli Europei e non bisogna perdere tempo.
Oggi inizia la quarta giornata con Milan ed Inter impegnate con Venezia e Monza, dopo lo stop della Nazionale ed a San Siro scenderanno in campo il rossoneri.
Il primo cittadino di Milano, terminato l’incontro con i due club ha avuto subito un pensiero per tifosi delle due squadre, che riempiono costantemente San Siro ad ogni match: “L’ipotesi di un abbattimento resta difficile, ma una ristrutturazione resta una delle idee più plausibili. Mi dispiace per il disorientamento dei tifosi e degli spettatori che chiedono certezze”.
Giuseppe Sala poi continua: “Si tratta di un processo lungo da sciogliere, bisognerà emettere anche un bando per quanto riguarda la vendita di San Siro e di tutta l’area circostante”.
È chiaro quindi che emerge in questo modo la possibilità di un doppio impianto con l’acquisizione dei terreni intorno allo stadio. Sappiamo come la maggior parte delle società moderne ottengono gran parte degli incassi grazie agli stadi sempre pieni ed in Serie A solo poche squadre hanno stadi di proprietà, la Juve, l’Atalanta e l’Udinese.
Sala poi conclude l’argomento con una frase: “Al momento la luce verde non c’è ancora e non bisogna perdere tempo”.
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