Kamala Harris, l’affondo a Trump in diretta tv: “Sei amico di un dittatore, Putin”

Il dibattito in tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti ha visto la Harris attaccare Trump sull’amicizia con Putin: i dettagli

Donald Trump e Kamala Harris
Donald Trump e Kamala Harris (NazionieRegioni.it)

In una campagna elettorale americana atipica, dove i colpi di scena sono stati davvero significativi e inattesi, si arriva oggi all’attesissimo dibattito tra i due candidati presidenziali in televisione. Gli occhi del mondo erano tutti sintonizzati sullo scontro in video tra Donald Trump e Kamala Harris che si sono confrontati, anche aspramente, su più punti dell’agenda politica passata, presente e soprattutto futura.

Le elezioni presidenziali Usa 2024 saranno ricordate per due eventi che ne hanno modificato l’assetto in corsa. Prima l’attentato a Donald Trump durante un comizio e poi il ritiro di Joe Biden in favore della scesa in campo della sua vice, Kamala Harris. Questi due elementi hanno destabilizzato e spostato gli equilibri in modo evidente, conferendo allo scontro elettorale nuove e impreviste dinamiche.

La campagna elettorale USA 2024

Kamala si presenta a Trump
La Harris si presenta a Trump all’inizio del dibattito (NazionieRegioni.it)

A due mesi dalle elezioni americane per la presidenza del paese si è svolto il primo dibattito televisivo tra i due candidati in corsa Donald Trump e Kamala Harris. Se Trump è stranoto ai cittadini americani, la Harris aveva invece il compito di farsi conoscere ai più e convincere del suo valore e della sua tempra i cosiddetti indecisi.

La campagna si è piegata agli eventi modificandosi di volta in volta. Prima lo scontro politico era tra il Tycoon Trump e il Presidente uscente Biden, con una narrazione che vedeva il magnate affondare e dirigere gli attacchi prevalentemente sull’età avanzata del Presidente degli Stati Uniti e sulla sua incapacità oggettiva di reggere a livello fisico un impegno gravoso come guidare il paese. Trump ha più volte apostrofato Biden definendolo infatti “sleepy Joe”, riferendosi ad un andamento lento e dormiente. Poi l’attentato contro Trump ha fornito a quest’ultimo l’arma della vittima e infine l’abbandono di Biden e la discesa in campo di Kamala Harris, come ci racconta SkyTg24, hanno di nuovo sparigliato le carte in tavola.

Il dibattito tra Trump ed Harris

Per tutte queste ragioni il dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca era molto atteso e tutti i commentatori aspettavano la Harris al varco. La Vice-Presidente degli Stati Uniti non si è affatto sottratta allo scontro e anzi è sembrata assolutamente a suo agio mentre gli stringeva la mano presentandosi a lui e a molti americani in ascolto. La Harris era risoluta mentre attaccava Trump su più punti, mettendolo di fatto più in difficoltà di quanto ci si aspettasse, soprattutto considerando che Trump è sempre stato un animale televisivo di primordine.

Donald Trump infatti è apparso, meno incisivo e troppo confuso nella sua performance, incistato sugli attacchi a Biden più che alla Harris, fornendo così involontariamente a quest’ultima più occasioni per affondare il colpo, apostrofandolo come colui che è stato sconfitto alle precedenti elezioni.

Trump ha perso il suo punto di narrazione che lo vedeva sbeffeggiare Biden per essere troppo anziano e rimbambito e di fronte alla Harris il vantaggio si è ribaltato, ed è apparso lui quello che ripeteva ossessivamente concetti già espressi e accuse prive di fondamento. La candidata democratica è invece apparsa competente ed efficace, divertita dalle affermazioni deliranti del suo avversario. La Harris ha poi sferrato il colpo di grazia accusando l’ex presidente degli Stati Uniti di essere amico del dittatore Putin mettendolo in evidente difficoltà, come ci suggerisce Il Mattino, paventando ciò che potrebbe accadere se Trump fosse eletto nelle dinamiche di politica estera, definendolo manipolabile dai leader internazionali che ridono di lui. Ora si attendono gli sviluppi e i prossimi sondaggi ci daranno la percezione derivata dallo scontro tra il repubblicano e la democratica che è solo all’inizio.

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