Domagnano (San Marino), centauro di 77 anni perde la vita in sella alla sua moto: inutili i tentativi di soccorrerlo da parte dei sanitari.
Avrebbe dovuto essere una domenica come tutte le altre per Quarto Gasperoni. Classe 1946, prossimo al compimento dei 78 anni, l’uomo era uscito in sella alla sua moto, una Bmw di grossa cilindrata, come era solito fare da tutta la vita.
Il sammarinese, in località Domagnano (borgata di San Marino), ha però arrestato – e questa volta per sempre – la sua corsa. Finito rovinosamente sull’asfalto per cause ancora da accertare mentre partecipava al Giro dei Castelli organizzato dal motoclub Pennarossa, l’uomo non si è più rialzato.
Nonostante la chiamata tempestiva arrivata ai centralini del 118, qualunque tentativo di rianimarlo è stato inutile. Il dramma è avvenuto nella mattinata di ieri, attorno alle ore 11, in corrispondenza di via XXV Marzo, nei pressi della rotatoria “Serenella”. Le lesioni riportate in seguito alla caduta non hanno lasciato scampo a Gasperoni, che nel mese di ottobre avrebbe festeggiato 78 anni di età.
San Marino, muore centauro di 77 anni: ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto
Non si sa con precisione che cosa possa avergli fatto perdere il controllo della sua moto mentre, insieme a tanti altri appassionati, partecipava al Giro dei Castelli. Sta di fatto che Quarto Gasperoni, mentre si trovava lungo la corsia ascendente della superstrada sammarinese (direzione Fiorina – Borgo Maggiore), ha perso il controllo della sua Bmw, finendo per rovinare al suolo.
Immediata la chiamata ai sanitari del 118, che si sono precipitati sul posto a sirene spiegate. Nonostante i ripetuti tentativi di far ripartire il cuore del 77enne, per Gasperoni non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono accorse anche le pattuglie di polizia civile, gendarmeria e guardia di rocca.
Gli inquirenti, dopo aver messo in sicurezza l’area in cui è avvenuta la tragica morte, hanno provveduto ad effettuare tutti i rilievi del caso per comprendere cosa possa aver contribuito a far perdere il controllo del mezzo al centauro. Nell’incidente, come riferisce un articolo del Corriere Romagna, sembrerebbero non esserci stati altri feriti, né altri mezzi coinvolti.
Resta da capire se, ad aver causato la morte del motociclista, sia stato un malore improvviso, oppure cause di altra natura, magari collegate alla strada stessa. Il 77enne, che si era allontanato da casa propria come ogni domenica, lascia la moglie e tre figli.
Strade sempre più pericolose: 21enne perde la vita nell’incendio della sua auto
Guidatori distratti, colti da colpi di sonno, ma anche strade sempre più pericolose. Al punto tale che il numero di incidenti stradali, sebbene i numeri del 2023 siano in leggero calo (- 3,8%) rispetto al 2022, continua ancora a spaventare.
Uno degli ultimi casi di morte sulla strada è quello verificatosi a Terni, in corrispondenza della statale 71 a Calvi dell’Umbria. Il giovane Francesco Caraffa, 21 anni, è morto nell’incendio divampato dopo che la sua auto ha terminato la sua corsa contro il muro di una casa.
L’arrivo tempestivo dei pompieri, che hanno domato le fiamme, non è servito a salvare la vita del giovane, estratto privo di vita da quello che restava della sua vettura. Anche in questo frangente, non sono ancora chiare le cause che hanno portato al decesso del ragazzo, anche se l’ipotesi più accreditata rimane quella del colpo di sonno.