Arriva una decisione al quanto scioccante da poste italiane: la società ha deciso di eliminare uno dei servizi più utilizzato dagli italiani.
Ci sono società che fanno parte del tessuto sociale del nostro Paese dacché è nato praticamente. Nel raccontano la storia e ne hanno reso possibile lo sviluppo, tra queste c’è indubbiamente Poste Italiane, azienda pubblica controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, nata nel maggio del 1862 praticamente all’indomani dell’unificazione italiana.
All’epoca e per molto tempo si è occupata solo di servizi postali e telegrafici oggi, come sappiamo, è attiva anche nel settore logistico e finanziario. Una società che nei decenni è stata attraversata da numerosi cambiamenti, decisioni prese di volta in volta dalle varie dirigenze della società in quanto l’azienda è considerata autonoma -nel nostro ordinamento questo significa che pur essendo parte dello Stato ne mantiene comunque una certa separatezza.
E per tanto tempo poste ha rappresentato un sollievo per gli italiani, ne ha semplificato la vita sia dal punto di vista pratico, sia per quanto riguarda gli investimenti e il settore finanziario con i conosciutissimi e affidabili buoni postali. Ora però sul primo versante la società sembra voler cambiare direzione, ha infatti comunicato l’eliminazione di quello che probabilmente è il servizio più utilizzato dai cittadini.
Poste italiane, la società ha comunicato l’eliminazione proprio di questo servizio
Si tratta di una notizia alquanto scioccante, di un cambiamento decisamente radicale per la società, una decisione che andrà a condizionare soprattutto quella parte di popolazione più anziana, meno avvezza alla tecnologia e al suo utilizzo -parliamo quindi della stragrande maggioranza della popolazione considerando che il nostro è un Paese sempre più vecchio dal punto di vista anagrafico.
Nei giorni scorsi, Matteo Del Fante, amministratore delegato della società, ha parlato con il Corriere della Sera su quelli che saranno i prossimi passi della società anche in vista della scadenza del contratto con lo Stato. Quando si parla di poste non si può non pensare al fatto che questo è da sempre il luogo preposto al pagamento dei bollettini, dalle bollette che si ricevono cartacee ai bollettini che si compilano al momento, e certo negli ultimi anni si sono allargate le possibilità di pagamento, sia se parliamo di luoghi fisici (esempio i tabacchini) sia virtuali con la possibilità di connettersi al sito di Poste e fare tutto in pochi click.
Ma i bollettini sono sempre rimasti, uno dei servizi simbolo della società e che a brevissimo potrebbe essere eliminato. Nelle idee della società, infatti, c’è quello di non rinnovare l’accordo con lo Stato proprio in riferimento ai servizi di fornitura per raccomandate e bollettini postali.
Le motivazioni dietro la decisione
Sempre Del Fante al Corriere ha spiegato che è una decisione presa su più fronti; intanto perché “siamo strutturalmente sotto compensati da 10 anni per i servizi che facciamo” -ha sottolineato il CEO- ma non è una sola questione meramente economica. Difficile che l’obbiettivo sia solo quello di chiedere più soldi allo Stato per questi servizi.
L’obiettivo più probabile della società è quello di spingere il più possibile alla digitalizzazione, eliminando alcuni servizi per rimodellare e rendere più efficiente la struttura dell’azienda.