Arrivano delle sanzioni per delle società che applicavano un sovrapprezzo per i pagamenti con questi strumenti: scoppia il caso importante.
Allo stato attuale delle cose è innegabile che i pagamenti digitali si stiano diffondendo sempre di più. Dopo una resistenza in Italia importante legata a vari fattori, a partire dalla reticenza verso un qualcosa di totalmente innovativo fino ad arrivare, soprattutto per gli esercenti, alle commissioni da pagare, ormai si tratta di un qualcosa che ha avuto una diffusione di massa. Nonostante questo, c’è sempre qualcuno che non accetta questo stato delle cose e prova a resistere. Non è raro, infatti, che nel momento in cui si va a pagare e si sceglie come metodo quello di una carta ci siano delle realtà che applichino un sovrapprezzo.
Questo succede certamente in Italia, ma anche in ogni angolo del mondo ci sono delle realtà che applicano politiche di questo tipo. Si tratta di un qualcosa che spesso lascia una sensazione strana e per niente piacevole. Soprattutto perché nella maggior parte dei casi si scopre di dover pagare di più solo nel momento in cui si arriva alla fase finale del pagamento. In tal senso, però, arriva un segnale forte. Sono in arrivo infatti delle sanzioni proprio per delle società che applicavano i sovrapprezzi fin qui citati per i pagamenti digitali e per PayPal, uno strumento a dir poco diffuso.
I pagamenti elettronici sin dalla notte dei tempi hanno dovuto fare i conti con dei sovrapprezzi che non sono mai stati consentiti ma che al contempo erano estremamente diffusi. In tal senso, sono in arrivo delle multe proprio per lo stesso motivo da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Si tratta infatti si un sovrapprezzo illegittimo, non consentito, e che per questo viene punito per legge. Ciascuno deve essere libero di scegliere il metodo con cui effettuare un pagamento.
A prevederlo è l’articolo 62, comma 1, del Codice del consumo. Le realtà che hanno dovuto fare i con queste sanzioni sono sei, a conferma del fatto che si sta prestando molta attenzione a questo aspetto. La prima a farne i conti è Altraepoca S.r.l. ALla fine del 2023 altre tre società avevano subito un trattamento simile per lo stesso motivo, con sanzioni da 50mila euro: Take it slowly by un’altra Sicilia, Sicilying S.r.l. e TICKETSMS S.r.l. Ecco una guida se vuoi chiudere il tuo conto PayPal.
In questi ultimi tre casi le sanzioni erano pari a 17.500 euro, mentre arrivavano addirittura a 50.000 euro per la Blupark S.r.l. E’ andata decisamente meglio, invece, alla De Pretto Eventi Store S.r.l. che ha evitato la sanzione accettando di intraprendere impegni correttivi. Sanzione invece da 40.000 euro per República Gráfica SL, proprietaria del noto sito di e-commerce pampling.com. A proposito di questo, ti ricordiamo la crescita della principale alternativa a PayPal.
Harry e Meghan Markle, stando alle indiscrezioni i due starebbero svolgendo vite separate, scopri cosa sta succedendo. Harry…
Cesarina Canziani e Luigi Riva, i proprietari di un negozio di giocattoli, sono stati derubati…
Stava per sposare il fidanzato storico, Kayla Doody prima del matrimonio ha capito di amare…
Sapete dove vive Andriano Celentano? L'amatissimo cantante ha scelto un borgo splendido immerso nella natura,…
Io Canto Generation, sapete chi è il padre di Chiara Tortorella, la famosa speaker radiofonica?…
Gerry Scotti e la tragedia familiare mai dimenticata, che ha segnato profondamente la sua vita:…