Sono stati trovati morti, i corpi degli alpinisti dispersi sul Monte Bianco: erano arrivati a 4.500 metri d’altezza. L’ultimo aggiornamento.
Gli ultimi aggiornamenti sugli alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco sono arrivati nel pomeriggio del 10 settembre 2024, dopo che le prime ricerche a nulla sono valse per il ritrovamento dei loro corpi.
Come riportato da alcuni media e quotidiani di cronaca del posto, l’intervento dei soccorsi ha potuto solamente oggi riprendere le attività di ricerca per verificare le cause dello smarrimento dei due professionisti.
Bloccati a 4.500 metri d’altezza sul Monte Bianco: ritrovati i corpi di due alpinisti a pochi metri dalla vetta
I due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco non hanno avuto un destino felice. A riportare la notizia, i soccorsi del posto che si sono alzati in volo quest’oggi sulla vetta della montagna, ritrovando i loro corpi a ben 4.500 metri d’altezza.
Gli scalatori erano in compagnia di altri due colleghi coreani, ma quando i loro corpi sono stati ritrovati, non è stato possibile concepire all’istante le cause che avevano portato al loro triste destino.
Le finalità della ricerca hanno constatato, al termine delle operazioni di soccorso che i quattro professionisti erano in procinto di scalare uno degli ultimi pendii, col fine di raggiungere la vetta, ma a quanto pare non sono riusciti nel loro intento, per un motivo ben preciso.
Alpinisti dispersi sul Monte Bianco: ritrovati i loro corpi. Cosa hanno appurato le ricerche
Gli alpinisti, Andrea Galimberti e Sara Stefanelli, di origini genovesi, hanno visto arrestarsi la loro corsa verso la vetta del Monte Bianco a 4.500 metri d’altezza.
Il traguardo era davvero vicino per i due scalatori di montagna, ma secondo quanto stabilito dagli ultimi aggiornamenti dei mezzi di soccorso alpini, non sono riusciti ad arrivare all’obiettivo, molto probabilmente a causa delle avverse condizioni metereologiche, che lo scorso sabato hanno interessato quella zona.
I quattro scalatori (con loro anche due alpinisti coreani) si trovavano, sabato scorso, nella zona del “Mur de la Cote” a pochi passi dalla vetta del Monte Bianco e più nello specifico sul versante francese.
Fino a quel momento, le condizioni temporalesche non avevano consentito di effettuare ricerche approfondite e solo nel pomeriggio del 10 settembre 2024, una tregua ha permesso agli aeromobili di effettuare le operazioni di ritrovamento dei loro corpi.
E’ altresì concepibile che Andrea e Sara, in quegli ultimi istanti della loro faticosa vita da scalatori di montagna, avranno tentato invano di trovare riparo ed evitare conseguenze di congelamento.