Leroy Merlin truffata dai suoi stessi dipendenti: vendevano sottobanco, incassando un milione di euro

La Leroy Merlin è stata truffata dai suoi stessi dipendenti che si adoperavano in operazioni di vendita sottobanco: incasso da un milione di euro. La vicenda.

Leroy Merlin truffata stessi dipendenti vendita sottobanco un milione di euro
Logo Leroy Merlin – Nazionieregioni.it

Un caso di truffa ha colpito la Leroy Merlin, azienda nota per la vendita di articoli per il bricolage e il fai-da-te. Alcuni dipendenti del punto vendita situato presso il centro commerciale “Parco da Vinci” di Fiumicino, insieme ad alcuni addetti alla sicurezza, sono stati coinvolti in una vasta operazione di furto e vendita illegale di merce.

Ventidue persone sono finite sotto inchiesta per aver sottratto beni dall’inventario del negozio e rivenduti sottobanco, incassando un guadagno complessivo di circa un milione di euro.

Operazione truffa ai danni della Leroy Merlin: dipendenti sotto accusa per incasso di un milione da vendita illegale

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Magazzini e depositi della Leroy Merlin – Nazionieregioni.it

Le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia e avviate a marzo 2022, hanno rivelato che i furti sarebbero avvenuti tra gennaio 2022 e agosto 2023.

L’operazione di truffa ha portato all’arresto di due uomini: Gluharov Dimitar Lukov, di origine bulgara, e Simone Carmosino, entrambi dipendenti della società di sicurezza “Hsh Security Service”.

I due, invece di garantire la protezione del negozio, sono stati identificati come gli artefici principali del raggiro, che ha visto la partecipazione attiva di altri lavoratori e complici esterni all’azienda “vittima”, ovverosia la Leroy Merlin.

Leroy Merlin vittima di furto per mano di alcuni dipendenti: cosa hanno rivenduto illegalmente

Il sistema di furto era ben organizzato. Gli articoli venivano registrati come presenti nel magazzino della Leroy Merlin, ma di fatto non si trovavano fisicamente nel punto vendita.

Questo ha destato i primi sospetti, quando si è iniziato a notare una discrepanza tra la disponibilità indicata nel database aziendale e la reale quantità di merce sugli scaffali. Durante le intercettazioni, gli indagati venivano colti mentre offrivano sconti illeciti a piccoli artigiani e altre figure coinvolte nel giro.

Solo nel 2022, il valore complessivo degli articoli rubati ha raggiunto gli 800 mila euro, mentre nel 2023, grazie all’intervento dei carabinieri e all’intensificazione dei controlli, le perdite sono state dimezzate.

Tra i prodotti rubati figurano trapani, scaldabagni, martelli pneumatici e altri utensili di valore, rivenduti illegalmente all’esterno, generando un profitto sostanziale per i truffatori. Al momento, i clienti non sono stati accusati di incauto acquisto o ricettazione, mentre le indagini continuano.

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