Negli ultimi anni la destra radicale ha registrato ampio successo in tutta Europa e più in generale nel mondo occidentale, tanto da far parlare di una “quarta ondata” della destra radicale populista (Wondreys e Mudde 2022).
I partiti che fanno parte di questa famiglia condividono un nucleo ideologico fondato su populismo, autoritarismo e nativismo. Quest’ultimo è inteso come un mix di nazionalismo e xenofobia e postula che gli Stati dovrebbero essere abitati esclusivamente dai nativi (‘la nazione’), e protetti dagli elementi stranieri, persone o idee, in quanto minaccia per l’omogeneità dello stato-nazione (Mudde 2015). In altri termini, sulla base di una forma di nazionalismo etnico, tali partiti costruiscono uno scenario sinistro dove la terra natìa (homeland) richiede protezione dagli invasori e dalle minacce esterne (Wodak 2019). È in particolare nell’ultimo decennio, caratterizzato dalla crisi economica e dalla cosiddetta crisi migratoria, che il discorso nazionalista declinato dalle forze di destra sembra essere riuscito a dominare o quantomeno a condizionare il dibattito politico e pubblico di molte democrazie europee e occidentali (Hutter e Kriesi 2022), trovando poi fertile terreno tra alcune fasce della popolazione (Rydgren 2018). Di fronte allo shock esterno costituito dalla pandemia generata dalla diffusione del virus Covid-19, le tentazioni nazionalistiche volte all’intensificazione della protezione dei confini statali sembrano essersi ulteriormente vivacizzate (Tamir 2020).
Partendo da queste premesse l’obiettivo del numero monografico di Nazioni e Regioni è quello di riflettere sulla costruzione della nazione da parte della destra radicale ed estrema. Quali sono i processi, i simboli, i miti e i fondamenti culturali utilizzati dalla destra radicale ed estrema, partitica e non, per costruire la nazione? Come il nazionalismo si interseca con posizioni sovraniste, tradizionaliste, revisioniste e anti-femministe? Come la destra radicale adatta il discorso nazionalista alle strutture di opportunità degli stati multinazionali e federali? Che ruolo ha il nazionalismo di destra nelle rivendicazioni sub-statali?