Il caso Gloria Ferdico: gli investigatori non smettono di indagare, tutti gli aggiornamenti

Gli investigatori, continuano ad indagare sul caso di Gloria Ferdico, dipendente del club dell’Inter, la sorella del capo ultrà arrestato.

Curva Nord Inter
Le novità sul caso- nazionieregioni.it

Il capo ultrà dell’Inter, è Marco Ferdico, l’uomo è stato arrestato da qualche giorno in quanto avrebbe esplicitamente chiesto a Inzaghi l’allenatore della squadra dell’Inter di intervenire con la società in particolare con Marotta il presidente nero azzurro l’obiettivo sarebbe stato quello di ottenere ulteriori 200 biglietti per la finale di Champions a Istanbul dello scorso anno.

A finire negli occhio del ciclone anche altri soggetti vicini agli ultrà di Inter e Milan che però ormai da tempo, continuano a non parlare, le indagini della procura di Milano, proseguono senza sosta. L’obiettivo è quello di approfondire i rapporti che i capi della curva Nord avevano con i dirigenti dell’Inter. Per farlo è fondamentale capire anche il ruolo di Gloria Ferdico, dipendente del club Nero azzurro e sorella di Marco Ferdico, l’ultrà arrestato. A finire in manette, è stato anche il padre dei due ragazzi Gianfranco Ferdico.

Caso Gloria Ferdico, cosa è emerso

Caso ultrà
Gli agenti non smettono di indagare- nazionieregioni.it

Gloria Ferdico lavora nell’area hospitality dal 2020, attualmente gli investigatori vogliono capire cosa l’ha spinta ad entrare nel club nero azzurro. Analizzando la situazione la ragazza prima di entrare nel club si occupava della gestione dell’area hospitality di San Siro, in occasione delle partite dell’Inter, ciò risale al 2016. Nel frattempo gli ultrà si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, nonostante le pressioni del gip e del pm. Tutti gli indagati al momento sembrano tacere e nessuno vuole parlare. Oltre agli ultrà arrestati, a dover essere sentiti, saranno anche altre figure, che sembrano però essere altrettanto omertose.

Chi dovrà testimoniare e che bisogna aspettarsi

Sono diversi i personaggi che sono stati sentiti in video collegamento ma che hanno comunque ritenuto di non aver nulla da dire. Nel frattempo in attesa delle audizioni di Simone Inzaghi, Javier Zanetti e Davide Calabria, le società non indagate, ma comunque tacciate di non essere state in grado di fermare l’illegalità degli affari legati ai parcheggi, ai biglietti, al Catering eccetera, sono al lavoro. Le società, insieme ai consulenti tecnici, stanno lavorando ad un procedimento speciale di prevenzione.

Luigi Saporito per l’Inter e Pier Antonio Capitini per il Milan, si sono già preoccupati di richiedere una serie di documenti, che riguardano gli appalti e gli organigrammi, con l’obiettivo di individuare i ruoli e le funzioni dei dipendenti. Oltre a queste carte, sono stati richiesti anche i modelli organizzativi e i protocolli applicativi. I pm nei prossimi mesi dovrebbero aver individuato le smagliature nel sistema, e dovrebbero essere in grado di dare indicazioni su come correre ai ripari. In caso di mancato adeguamento, potrà comunque scattare il commissariamento.

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