Il fine della rivista Nazioni e regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata è promuovere la conoscenza e la ricerca su temi legati a nazioni e nazionalismi.
Nonostante il sottotitolo della rivista evidenzi una “scelta di campo” scientifica, quella della corrente costruttivista, la rivista accetta anche contributi che mettano in discussione tale prospettiva e non ha una posizione specifica sulle questioni trattate dai testi e dagli studi da essa pubblicate: essa valuta i testi da pubblicare solo per il loro valore scientifico e culturale, ed esige rigore e accuratezza da parte dei propri autori, collaboratori e redattori.
L’atto di pubblicazione coinvolge infatti, oltre all’editore, molti soggetti e ognuno di questi svolge un ruolo fondamentale. Ne consegue, pertanto, che ogni soggetto coinvolto nel processo – gli autori, i direttori, i membri della redazione e del comitato scientifico, i revisori – è tenuto a rispettare in ogni fase degli standard etici. Nazioni e regioni si impegna a far rispettare e difendere le norme di comportamento etico in tutte le fasi del processo adottando e promuovendo gli standard indicati da COPE nel Code of Conduct and Best Practice Guidelines for Journal Editors.
Qui di seguito viene riportata una sintesi di ciò che chiediamo agli autori, ai direttori, ai membri della redazione e del comitato scientifico, ai revisori.
Nazioni e regioni accetta solo pubblicazioni originali per le sezioni “Studi” e “Rassegne e dibattiti” – redatte nel rispetto del diritto d’autore e non sottoposte contemporaneamente a valutazione presso altre riviste – che seguano alti standard nella cura editoriale dei testi. Nella sezione “Testi” Nazioni e regioni pubblica in traduzione italiana articoli e saggi di autori di chiara fama già usciti su riviste o pubblicazioni estere, previa autorizzazione dell’autore e dell’editore, onde rendere note in Italia le tendenze e gli sviluppi internazionali degli studi del settore in questione.
Nelle sezione “Recensioni” Nazioni e regioni pubblica recensioni di volumi pubblicati in Italia o all’estero; sono ammesse recensioni già pubblicate in altra lingua su un’altra rivista, purché specificato in nota e previa autorizzazione dell’autore e dell’editore.
Per gli articoli pubblicati nella sezione “Studi”, Nazioni e regioni seleziona gli articoli proposti, dopo un’accettazione preliminare collegiale da parte della redazione, tramite una procedura di double-blind peer review (revisione anonima a doppio cieco) supervisionata da dei tutor indicati dalla redazione sulla base delle specifiche competenze settoriali. Per la sezione “Studi” tale procedura è insindacabile ed applicata rigorosamente a tutti i testi proposti per la pubblicazione. Non sono ammesse altre procedure di selezione dei testi
Per le altre sezioni (“Recensioni”, “Rassegne e dibattiti”, “Testi”), la decisione di pubblicare un testo è frutto della decisione collegiale da parte della Redazione e dei Direttori.
Nazioni e regioni si impegna a pubblicare le correzioni di eventuali errori negli articoli pubblicati o il ritiro degli stessi. I Direttori e la Redazione sono i soli responsabili della decisione di pubblicare gli articoli sottoposti alla rivista stessa. La Redazione e i Direttori sono guidati dalle politiche editoriali della rivista e vincolati dalle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.
I revisori e la Redazione sono tenuti a valutare i manoscritti per il loro contenuto scientifico e culturale, senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, nonché di orientamento scientifico, accademico o politico degli autori.
Il personale della Redazione è tenuto a non divulgare alcuna informazione sui manoscritti inviati a nessun altro soggetto diverso dagli autori, revisori e potenziali revisori, consulenti editoriali e dall’editore, a seconda dei casi. Il materiale inedito contenuto nei manoscritti sottoposti alla rivista non può essere usato dai membri della
Redazione per proprie ricerche senza il consenso scritto dell’autore. Se la Redazione rileva o riceve segnalazione di un problema in merito ad errori/imprecisioni, conflitto di interessi o plagio in un articolo pubblicato, ne darà tempestiva comunicazione all’autore e all’editore ed intraprenderà le azioni necessarie per chiarire la questione e, in caso di necessità, ritirerà l’articolo o pubblicherà una ritrattazione o Erratum, secondo le linee guida di COPE.
I revisori, sotto la supervisione di un tutor nominato dalla Redazione, assistono la Redazione nelle decisioni editoriali e, attraverso le comunicazioni veicolate al tutor, possono eventualmente aiutare l’autore a migliorare il manoscritto. Il revisore selezionato che non si senta qualificato alla revisione del manoscritto assegnato, o che sappia di non essere in grado di eseguire la revisione nei tempi richiesti, deve notificare la sua decisione alla Redazione, rinunciando a partecipare al processo di revisione. I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati. Essi non devono essere mostrati o discussi con chiunque non sia previamente autorizzato dalla Redazione. La revisione deve essere condotta obiettivamente. La critica personale dell’autore non è ammessa.
I revisori devono esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e con il supporto di argomentazioni convincenti e documentate. I revisori hanno il compito di identificare la presenza di materiale bibliografico rilevante per il lavoro da valutare ma non citato dagli autori. Ogni dichiarazione, osservazione o argomentazione riportata deve preferibilmente essere accompagnata da una corrispondente citazione. Il revisore deve richiamare l’attenzione della redazione qualora ravvisi una somiglianza sostanziale o una sovrapposizione tra il manoscritto in esame e qualunque altro documento pubblicato di cui ha conoscenza personale. Le informazioni o idee ottenute tramite la revisione dei manoscritti devono essere mantenute riservate e non utilizzate per vantaggio personale. I revisori non devono accettare manoscritti nei quali abbiano conflitti di interesse derivanti da rapporti di concorrenza, di collaborazione, o altro tipo di collegamento con gli autori, aziende o enti che abbiano relazione con l’oggetto del manoscritto.
Gli autori devono garantire che le loro opere siano del tutto originali e, qualora siano utilizzati il lavoro e/o le parole di altri autori, che queste siano opportunamente parafrasate o citate letteralmente, ed il corretto riferimento al lavoro di altri autori deve essere sempre indicato. Gli autori hanno l’obbligo di citare tutte le pubblicazioni che hanno avuto influenza nel determinare la natura del lavoro proposto. Gli autori di articoli basati su ricerca originale devono presentare un resoconto accurato del lavoro svolto, nonché una discussione obiettiva del suo significato. I dati relativi devono essere rappresentati con precisione nel manoscritto. I manoscritti devono contenere sufficienti dettagli e riferimenti per eventualmente permettere ad altri la replica dell’indagine. Dichiarazioni fraudolente o volontariamente inesatte costituiscono un comportamento non etico e sono inaccettabili.
I manoscritti proposti non devono essere stati pubblicati come materiale protetto da copyright in altre riviste. I manoscritti in fase di revisione dalla rivista non devono essere sottoposti ad altre riviste ai fini di pubblicazione. La paternità letteraria del manoscritto è limitata a coloro che hanno dato un contributo significativo per l’ideazione, la progettazione, l’esecuzione o l’interpretazione dello studio. Tutti coloro che hanno dato un contributo significativo devono essere elencati come co-autori. Qualora vi siano altri soggetti che hanno partecipato ad aspetti sostanziali del progetto di ricerca, devono essere riconosciuti ed elencati come contributori nei ringraziamenti. L’autore di riferimento deve garantire che tutti i relativi co-autori siano inclusi nel manoscritto, che abbiano visto e approvato la versione definitiva dello stesso e che siano d’accordo sulla presentazione per la pubblicazione. Gli autori devono indicare nel manoscritto conflitti finanziari o altre tipologie di conflitto di interesse che possono influenzare i risultati o l’interpretazione del manoscritto. Tutte le fonti di sostegno finanziario al progetto devono essere indicate. Qualora un autore riscontri errori significativi o inesattezze nel manoscritto pubblicato ha il dovere di comunicarlo tempestivamente alla Redazione della rivista o all’editore e cooperare con gli stessi al fine di ritrattare o correggere il manoscritto.
Un conflitto di interessi può sussistere quando un autore (o la sua istituzione), un revisore o un membro della redazione hanno rapporti personali o economici che possono influenzare in modo inappropriato il loro comportamento. Questo conflitto può esistere anche se il soggetto ritiene che tali rapporti non lo influenzino. Sta alla Direzione della rivista gestire nel miglior modo possibile eventuali conflitti di interessi (ad esempio tramite il sistema di revisione anonimi in doppio cieco), e agli autori può venire richiesta una dichiarazione in merito.
Disposizione transitoria e finale
Per i primi tre anni, ai membri della Redazione e della Direzione è stato imposto un divieto tassativo di proporre articoli per la pubblicazione nella sezione “Studi”. A partire dallo scadere dei tre anni (gennaio 2016), eventuali articoli che dovessero essere proposti per la pubblicazione nella sezione “Studi” da parte dei soggetti suindicati sono oggetto di revisione anonima a doppio cieco come tutti gli altri, e sarà compito della Redazione trovare collegialmente il modo più appropriato perché tale procedura avvenga nel modo più trasparente e obiettivo possibile.
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